Nr 2 / Agosto 2015
Nr 2 / Agosto 2015

Arval e la riparazione a freddo

L’accordo raggiunto da Arval con Ballsystem è una grande innovazione nel mondo della riparazione: dimostra come la riparazione con il metodo “tirabolli”, in presenza di danni non gravi, possa essere efficace e conveniente sia a livello di costo diretto sia per il ridotto fermo macchina. Due aspetti molto attraenti per Arval che vuole essere più efficiente senza mai scontentare il driver. Nel caso della strategia di Arval, il driver è sempre al centro delle attenzioni e deve essere “coccolato” anche dai partner.
Arval oggi ha un parco circolante di circa 140mila mezzi. Ogni anno l’azienda deve affrontare circa 600mila eventi sulle vetture. La collaborazione con Ballsystem, una delle aziende più conosciute nel settore della riparazione a freddo, è iniziata nei mesi scorsi. In occasione del raggiungimento dell’accordo tra Arval e Ballsystem, è stato organizzato uno speciale workshop presso la pista di Quattroruote nel centro tecnico indipendente di studi della Editoriale Domus. Questo workshop, come ha ben spiegato Carlo Siviero, responsabile Banca Dati di Domus, nel presentare la giornata di lavoro, non ha avuto lo scopo di realizzare un tempario o una catalogazione delle lavorazioni a freddo, ma è servito da primo contatto con questo metodo per osservare in primo luogo come viene effettuato e valutare il risultato esclusivamente con l'esperienza visiva diretta.
Nell’officina di Quattroruote Professional c’era una Fiat 500L grandinata, con danni al tetto, ai montanti, alle porte e alle bombature dei parafanghi. Carlo Mottola, direttore operativo di Ballsystem, ha mostrato come ripristinare i lamierati senza intaccare la verniciatura originale e senza fare nuovi danni: sembra banale ma non è scontato per un’azienda che poi deve offrire la garanzia a vita sul proprio operato. Ballsystem ha svariati tools per questo lavoro, realizzati nel tempo per agire correttamente sui vari punti da ripristinare. Non si tratta di sole leve, che in alcune zone della carrozzeria è meglio non usare per la presenza di airbag (come quelli per la testa nei montanti) oppure per il rischio di “ferire” la verniciatura. In alternativa si può usare il bull-bond che è pratico, veloce e sicuro.
Presenti alla dimostrazione i Network & Services Manager di Arval Gianni Cifelli, Andrea Giovanardi, Martina Longo, Patrizia Meroni e Christian Ricci, Technical Claim Risk Expert, sempre di Arval. Poi, Eva Masi Coordinatore Contact Center Reactive Arval, Francesco Petricca Team Leader Authority Carrozzeria Arval e Massimo Barlondi, Operations Network Interface Arval.